Eravamo rimasti al senso di delusione e di rabbia che proviamo quando non veniamo ricambiati e a come, in queste circostanze, ci diamo addosso giudicandoci stupidi.
Dicevamo che la stupidità non c’entra niente.
Quello che c’entra, qui, è il non amore nei confronti di noi stessi. Abbiamo bisogno di renderci conto che la prima persona nei cui confronti mettiamo in atto un comportamento manipolatorio ed egoistico siamo noi stessi.
Quando cerchiamo di compiacere gli altri, CI stiamo manipolando.
Quando facciamo una certa cosa e speriamo in una particolare reazione, CI stiamo manipolando.
Quando ci adattiamo agli altri, CI stiamo manipolando.
Stiamo cercando di cambiarci, di essere diversi, ma non per migliorarci o per crescere, bensì per essere di più come pensiamo che l’altro voglia che noi siamo, perchè pensiamo che solo così potremo essere amati. Ci sforziamo di adattarci per piacere agli altri, per essere riconosciuti. Ci sentiamo ancora bambini, in attesa dell’approvazione del genitore. Va detto, a questo punto, che l’egoismo e la manipolazione – come tutte le cose – non sono male in sè. Ma dobbiamo intenderci rispetto a come usarle, con che intenzione e con quale consapevolezza.
(Se volete approfondire qui trovate un mio video sull’egoismo e qui un mio video sulla manipolazione dove vi mostro che non sono negativi in sé.)
E soprattutto dobbiamo intenderci sul fatto che mercanteggiare è una cosa e amare un’altra. E noi vogliamo l’amore. C’è un solo modo per conoscere l’amore e per imparare ad amare: ed è amare incondizionatamente.
Se non ci sentiamo di fare una cosa, non facciamola.
Se sentiamo di volerla fare, facciamola.
Se l’altro vuole fare una cosa che vuole fare, che la faccia. Mi potrà dispiacere, deludere, ferire però se lo amo davvero non cercherò di fargli cambiare idea.
Nell’amore ci sono onestà, chiarezza, coerenza, verità, fermezza. A volte anche durezza. Mai prevaricazione.
Faccio quello che voglio fare perchè sento di volerlo fare. Lo faccio per me. Non per dare addosso a te
Con rispetto e determinazione
Smettiamo di volerci cambiare, smettiamo di volerci diversi. Diventiamo meno egoisti nei nostri confronti. Facciamo pace con le parti che abbiamo imparato a rifiutare e rinnegare. Accettiamoci per quello che siamo. Cominciamo a fare noi per noi stessi quello che i nostri genitori non hanno fatto per noi.
Ama il prossimo tuo come te stesso.
Ama il tuo nemico.
Queste frasi ci segnalano paradossi che suonano pazzeschi per il nostro modo di ragionare. Ma ricordiamo che cos’è un paradosso: l’unione di due verità opposte che sembrano contradditorie, ma che racchiudono una verità inaspettata.
Il mio prossimo, sono io. Il mio nemico, è una parte di me.
Le parti di me che ho imparato a giudicare e a rifiutare e che ora bussano alla mia porta chiedendo di essere accolte! Tutto chiede amore. Tutto chiede rispetto, comprensione, sospensione dal giudizio.
Non cerchiamo di cambiare il mondo.
Cerchiamo di amarlo.
Cominciamo da noi stessi.