Il colloquio si svolge da seduti, uno di fronte all’altro.
La seduta (nel senso di sedia) è importante. Certamente deve essere sufficientemente comoda da poterci stare un’ora o più senza disagi (devo poter appoggiare bene la schiena, lo schienale non deve essere troppo duro, la sedia non deve essere troppo alta, nè troppo bassa per permettere di appoggiare i piedi a terra, i braccioli possono essere utili…) MA non può essere troppo comoda.
Una poltrona molto ampia, un divano molto morbido e profondo inducono un senso di rilassamento e aiutano a lasciar andare la tensione ma, quando faccio un colloquio, ho bisogno che la persona sia presente, sia attiva, collabori, risponda alle domande, mi segua durante il lavoro.
In questo senso una seduta troppo comoda non è adatta.
Serve che sia sufficientemente comoda e che, in qualche modo, obblighi la persona a mantenere il contatto con la realtà di quel momento. E’ importante che la persona senta che la schiena è ben sostenuta e protetta, così come che i piedi siano appoggiati a terra.
Mai come durante alcuni passaggi durante un colloquio abbiamo bisogno di avere i piedi per terra o di sentire che abbiamo il pavimento sotto i piedi o che la sedia ci sostiene!