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A volte i miei pazienti mi chiedono se posso seguire un loro familiare o un loro amico.
Per quanto riguarda i familiari la risposta è sempre negativa e le motivazioni sono le stesse che trovate in questi articoli sulla terapia di coppia.

In sostanza: non avrei l’obbiettività necessaria.

Per quanto riguarda gli amici: dipende da quanto sono amici. Gli amici stretti sono praticamente famiglia, anche se in senso lato. E dunque non posso seguire nemmeno loro. Una cosa diversa è per gli amici più alla lontana o per dei semplici conoscenti.

In questi casi le persone arrivano per questioni che non c’entrano con la persona che è già in terapia da me e dunque non rischiamo di fare incroci.

Più distanza c’è, meglio è.